sabato 15 settembre 2012

"L'ho detto a tutti ma erano cazzi miei personali!!"

L'ultima moda di Facebook è pubblicare sulla propria bacheca (ops.. pardon! adesso si chiama DIARIO) questo lungo messaggio:

Dichiaro quanto segue: Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi governo, struttura governativa o privata, utilizzando o il monitoraggio di questo sito o qualsiasi dei suoi siti associati, non ha il mio permesso di utilizzare informazioni sul mio profilo, o qualsiasi parte del suo contenuto compaia nel presente, compreso ma non limitato alle mie foto, o commenti sulle mie foto o qua
lsiasi altra «immagine» pubblicata nel mio profilo o diario. Sono informato che a tali strutture è strettamente proibito divulgare, copiare, distribuire, diffondere o raccogliere informazioni o intraprendere qualsiasi altra azione riguardante o contro di me tramite questo profilo e il contenuto dello stesso. Divieti precedenti si applicano anche ai dipendenti, stagisti, agenti o qualsiasi personale sotto la direzione o il controllo di dette entità. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni in esso contenute sono riservate al circolo di persone alle quali esso è destinato. La violazione della mia privacy è punita dalla legge. UCC - 1 - 308 - 1-103. Facebook è ora un'entità quotata in borsa. Tutti sono incoraggiati a pubblicare un bando come questo, o se preferite, è possibile copiare e incollare questa versione. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, indirettamente permette l'uso di oggetti quali immagini e informazioni nei vostri aggiornamenti di stato pubblici.



La mia prima reazione è stata: non sono per niente d'accordo. 
 Il contenuto del tuo profilo lo fornisci tu spontaneamente. Esistono delle apposite impostazioni per limitarne la diffusione, una volta che le hai configurate a tuo piacere, tutto ciò che affidi a Facebook lo pubblichi appunto perchè sia divulgato. Proprio come quando parli ad alta voce e non puoi impedire che qualcuno oltre al destinatario senta le tue parole. Se tutto questo non ti sta bene puoi cancellarti da Facebook e mantenerti in contatto con la gente in altri modi (decisione, fra parentesi, che io ho appena preso. Ho avvisato tutti i contatti che dal 1° ottobre disattiverò l'account, ho fornito in messaggio privato i miei recapiti alternativi. A chi interessa, il modo di non perdersi di vista c'è. A chi non interessa, tanti auguri per il futuro e grazie per il tempo trascorso insieme).

Poi lo spirito di Attivissimo che alberga in me mi ha spinto a fare la cosa più ovvia: cercare su Google il riferimento alla legge citata.
La quale, guarda un po', è il codice di regolamentazione del commercio negli USA. Non c'entra un cacchio con la privacy.

Poi ho trovato questa bella spiegazione del perché tale appello sia
1) una grandissima stronzata
2) la solita bufala che gira in Facebook
e ne ho ricavato una discreta soddisfazione.

Andate a leggere questo link: http://www.thatsnonsense.com/view.php?id=1563

Come dite, è troppo lungo? Beh ma perché, quel cavolo di messaggio su Facebook era corto?

1 commento: